Termini come demurrage e detention ricorrono sempre più spesso nelle conversazioni tra operatori logistici, spedizionieri e aziende che importano o esportano merci. La crescente congestione dei porti, la riduzione del free time e la maggiore complessità delle catene di approvvigionamento globali stanno infatti rendendo questi costi aggiuntivi sempre più frequenti.
Comprenderne il significato, sapere quando scattano e come prevenirli è essenziale per mantenere sotto controllo i budget logistici e garantire continuità operativa. Proviamo a scoprire di più sul tema in questo approfondimento a cura di Savino Del Bene.
Cosa sono demurrage e detention e quando scattano i costi
Le demurrage sono un costo applicato dalla compagnia di navigazione quando un container rimane all’interno del terminal portuale oltre il periodo di free time assegnato. In altre parole, le demurrage scattano quando la merce non viene ritirata entro i giorni concessi gratuitamente. Il suo significato operativo è legato alla necessità delle compagnie di garantire un rapido turnover dei container e di evitare congestioni in banchina.
Le detention, al contrario, riguardano il periodo in cui il container si trova fuori dal terminal, ad esempio durante il trasporto dal porto al magazzino del cliente o quando è in fase di riconsegna. Il costo delle detention scatta quando il container non viene restituito al vettore entro il tempo prestabilito.
La differenza tra demurrage e detention risiede quindi nel luogo in cui si trova l’unità:
- Demurrage = container nel terminal oltre il free time;
- Detention = container fuori dal terminal oltre il free time.
Questa distinzione è fondamentale anche per comprendere come calcolare le demurrage e come stimare le detention, elementi che incidono direttamente sulla gestione dei costi logistici.
Perché le compagnie applicano demurrage e detention
Compagnie di navigazione e terminal portuali applicano demurrage e detention per ragioni operative, economiche e infrastrutturali. I container sono risorse costose e limitate, e la loro disponibilità deve essere garantita per mantenere fluide le rotazioni globali. Quando una merce rimane troppo a lungo nel terminal o quando un container non viene restituito in tempo, si innescano inefficienze che il vettore cerca di compensare attraverso l’applicazione di tariffe dedicate.
Inoltre, l’elevata congestione dei porti, la variabilità delle linee marittime dovuta a fenomeni come blank sailings o ritardi operativi, e la crescente richiesta di container standard e speciali aumentano la pressione sulle compagnie. Le demurrage non sono quindi una penalità in senso stretto, ma uno strumento per incentivare una gestione più rapida dei flussi e garantire un utilizzo efficiente delle attrezzature.
Cos’è il free time e perché oggi è sempre più ridotto
Per free time si intende il numero di giorni durante i quali un container può sostare nel terminal senza generare costi. Il free time può variare in base alla compagnia marittima, al porto di arrivo, al contratto stabilito e al tipo di merce. Tuttavia, negli ultimi anni si osserva una progressiva riduzione di questi giorni, dovuta principalmente a:
- Maggiore congestione delle infrastrutture portuali;
- Necessità delle compagnie di accelerare il ciclo operativo;
- Aumento della rotazione dei container per sostenere la domanda globale;
- Esigenze di ottimizzazione dei piazzali e dei magazzini temporanei.
Un free time più breve aumenta il rischio che demurrage e detention scattino rapidamente se non si coordinano in modo efficace attività come lo sdoganamento, la prenotazione del trasporto terrestre e la riconsegna del container vuoto.

Import ed export: come cambiano i rischi di demurrage e detention
Le dinamiche operative di importazione ed esportazione influenzano in modo diverso l’esposizione ai costi di demurrage e detention.
Import: sdoganamento
Nelle importazioni, il rischio principale è legato allo sdoganamento: un controllo documentale, un’ispezione o un ritardo nell’emissione di certificazioni può trattenere il container nel terminal oltre il free time, facendo scattare le demurrage. Anche la mancata prenotazione tempestiva del trasporto terrestre può contribuire a prolungare la sosta.
Export: riconsegna container
Nelle esportazioni, invece, la criticità si sposta sulla finestra temporale di riconsegna del container vuoto al terminal. Se il caricatore non restituisce l’attrezzatura nei tempi pattuiti o se il processo di stuffing si prolunga, le detention diventano inevitabili. Qui il controllo del planning operativo è cruciale per evitare imprevisti.
Comprendere queste differenze consente di gestire in modo più efficace sia il calcolo delle demurrage sia la previsione dei costi correlati alle detention.
Le principali cause che generano demurrage e detention oggi
I fattori che contribuiscono alla generazione di demurrage e detention si sono moltiplicati negli ultimi anni. Tra i più frequenti troviamo:
- Congestione dei porti: spesso dovuta a picchi stagionali o a eventi straordinari che rallentano le operazioni;
- Ritardi delle navi: che compromettono la pianificazione delle attività di ritiro o consegna;
- Ispezioni doganali: che trattengono i container in attesa di ulteriori verifiche;
- Problemi documentali: come errori nella documentazione commerciale o certificati mancanti;
- Carenza di mezzi terrestri o slot disponibili: che impediscono il ritiro o la restituzione nei tempi previsti.
Queste variabili rendono indispensabile avere una visione integrata dell’intero processo, per anticipare potenziali rallentamenti e gestire con precisione ogni fase della spedizione.
Come ridurre il rischio di costi aggiuntivi e migliorare la visibilità
Ridurre il rischio di demurrage e detention richiede un approccio proattivo, basato su pianificazione, coordinamento e monitoraggio continuo. Una gestione anticipata della documentazione doganale permette di evitare che il container rimanga fermo nel terminal in attesa di autorizzazioni. Allo stesso tempo, la prenotazione tempestiva del trasporto terrestre e l’utilizzo di sistemi di tracking avanzati aiutano a mantenere una visibilità costante sulle tempistiche operative.
Un ruolo decisivo è svolto dallo spedizioniere, che agisce come coordinatore tra compagnia marittima, terminal, dogana e trasportatori. Grazie alla sua esperienza, è in grado di individuare criticità che potrebbero generare costi extra e di intervenire rapidamente con soluzioni mirate. In questo modo, detention e demurrage diventano un elemento di gestione consapevole, e non un imprevisto da affrontare all’ultimo momento.
Conclusione
La comprensione approfondita del significato di demurrage e detention, del loro impatto economico e delle dinamiche che li regolano consente alle aziende di governare meglio i propri flussi logistici e di prevenire costi inattesi. In un mercato sempre più competitivo e caratterizzato da instabilità operativa, la capacità di anticipare le criticità rappresenta una leva fondamentale per mantenere efficienza e continuità nelle spedizioni via mare.
Per gestire al meglio ogni fase del trasporto e ridurre il rischio di extra-oneri, la scelta migliore è quella di affidarsi ad un partner esperto e strutturato. Savino Del Bene offre soluzioni complete con i propri servizi di spedizione marittima, supportando i business con monitoraggio costante e un approccio orientato all’ottimizzazione dei costi. Per richiedere una consulenza su misura, contatta subito il tuo rappresentante locale di Savino Del Bene.





